novembre 08, 2024 2 min read
La Chiesa ha una responsabilità nei confronti della creazione e deve affermarla nella sfera pubblica. Nel farlo, deve difendere non solo la terra, l'acqua e l'aria come doni della creazione che appartengono a tutti. Deve soprattutto proteggere l'uomo dall'autodistruzione. È necessaria quella che si potrebbe definire un'ecologia umana, correttamente intesa. Il deterioramento della natura è infatti strettamente legato alla cultura che plasma la convivenza umana: quando l'"ecologia umana ” èrispettata all'interno della società, anche l'ecologia ambientale ne beneficia. Come le virtù umane sono interconnesse, tanto che l'indebolimento di una mette a rischio le altre, così il sistema ecologico si basa sul rispetto di un piano che riguarda sia la salute della società sia il suo buon rapporto con la natura.
Per proteggere la natura non basta intervenire con incentivi economici o deterrenti; non basta nemmeno un'educazione adeguata. Questi sono passi importanti, ma la questione decisiva è il tenore morale complessivo della società. Se manca il rispetto del diritto alla vita e alla morte naturale, se il concepimento, la gestazione e la nascita dell'uomo vengono resi artificiali, se gli embrioni umani vengono sacrificati alla ricerca, la coscienza della società finisce per perdere il concetto di ecologia umana e, con esso, quello di ecologia ambientale. È contraddittorio insistere affinché le generazioni future rispettino l'ambiente naturale quando i nostri sistemi educativi e le nostre leggi non le aiutano a rispettare se stesse. Il libro della natura è uno e indivisibile: comprende non solo l'ambiente, ma anche la vita, la sessualità, il matrimonio, la famiglia, le relazioni sociali: in una parola, lo sviluppo umano integrale. I nostri doveri verso l'ambiente sono legati ai nostri doveri verso la persona umana, considerata in sé e in relazione agli altri. Sarebbe sbagliato sostenere un insieme di doveri calpestando l'altro. Qui si nasconde una grave contraddizione nella mentalità e nella pratica di oggi: una contraddizione che svilisce la persona, sconvolge l'ambiente e danneggia la società.
La verità e l'amore che essa rivela non possono essere prodotti: possono solo essere ricevuti in dono. La loro fonte ultima non è e non può essere l'uomo, ma solo Dio, che è lui stesso Verità e Amore. Questo principio è estremamente importante per la società e per lo sviluppo, poiché nessuno dei due può essere un prodotto puramente umano; la vocazione allo sviluppo da parte degli individui e dei popoli non si basa semplicemente su una scelta umana, ma è parte intrinseca di un disegno che ci precede e costituisce per tutti noi un dovere da accettare liberamente. Ciò che ci precede e ci costituisce - l'Amore e la Verità sussistenti - ci mostra cos'è il bene e in cosa consiste la nostra vera felicità. Ci mostra la strada del vero sviluppo.
LETTERA ENCICLICA CARITAS IN VERITATEDEL SOMMO PONTEFICE BENEDETTO XVIAI VESCOVI, AI SACERDOTI E AI DIACONI, AI RELIGIOSI E ALLE RELIGIOSE, AI FEDELI LAICI E A TUTTI GLI UOMINI DI BUONA VOLONTÀ SULLO SVILUPPO UMANO INTEGRALE NELLA CARITÀ E NELLA VERITÀ.
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