L'ISPIRAZIONE "FAREMO RIOSARI!" Rosari...?
In questa stagione di dolore, è sbocciato il loro amore per la preghiera del Rosario. La coppia pregava insieme. All'improvviso, una sera, con grande sorpresa di Cinzia, Alessandro si sentì profondamente toccato attraverso l'intercessione di Padre Pio dalla necessità di creare dei rosari.
Nel più completo abbandono a Dio e consacrando tutto al Cuore Immacolato di Maria, si incamminarono con fede verso l'ignoto. Animati da una forza spirituale interiore, la famiglia iniziò a produrre Rosari.
Migliaia di ostacoli si frapponevano al loro cammino, apparentemente in ogni direzione, eppure ogni sfida veniva sempre misteriosamente risolta. Ben presto compresero che c'era un "Qualcuno" che spianava loro la strada.
Una cosa era chiara: i loro rosari non dovevano essere semplici oggetti, ma un aiuto alla bellezza della preghiera del Rosario.
Ma, concordarono, se dovevano fare dei Rosari sarebbero stati i più belli mai visti. Questi Rosari non sarebbero stati semplici fili di perline... no... sarebbero stati opere d'arte. Per la loro qualità e bellezza, i rosari Ghirelli avrebbero indicato a chi li usava il valore delle preghiere stesse. Un rosario di grande peso e bellezza che mostra il l'importanza e la bellezza di ogni preghiera.
Tutto questo anticipava nei loro cuori ciò che
San Giovanni Paolo II avrebbe scritto molti anni dopo nella meravigliosa Lettera Apostolica "
Rosarium Virginis Mariæ" :
"Strumento tradizionale per la recita del Rosario è la corona. Nella pratica più superficiale, essa finisce per essere spesso un semplice strumento di conteggio per registrare il succedersi delle Ave Maria. Ma essa si presta anche ad esprimere un simbolismo, che può dare ulteriore spessore alla contemplazione"
".
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