settembre 07, 2023 3 min read 1 Comment

l Rosario del 9/11: LA NASCITA DELL'IDEA PIÙ BELLA

Riflessione spirituale di Alessandro Ghirelli

 

Poco tempo dopo la tragedia del 9/11, mi sono imbattuto casualmente in una fotografia di travi d’acciaio a forma di Croce che emergeva dalle macerie delle Torri Gemelle. Provai immediatamente una profonda emozione, al punto che la salvai sul desktop del mio notebook.

È rimasta lì per anni; di tanto in tanto la aprivo per guardarla e lasciavo correre liberamente il flusso dei miei pensieri. Verso la fine del 2010, guardando la fotografia come di consueto, senza nessun preavviso apparve nella mia mente un Rosario che terminava proprio con quella Croce.

      

 

In quell’istante le ispirazioni iniziarono ad arrivare a me, una dopo l’altra. Pensai che il Rosario era composto da 50 Ave Maria e che questo numero coincideva esattamente con gli Stati Americani. Mettendo le iniziali di ogni Stato su ogni grano delle Ave Maria, il Rosario avrebbe racchiuso in sé tutta la Nazione.

 

 

Approfondendo, vidi che nel 1847 Papa Pio IX  aveva proclamato Maria Immacolata Patrona degli Stati Uniti d’America; capii allora che quella dell’Immacolata era l’immagine da mettere su ogni grano dell’Ave Maria, mentre la Medaglia Miracolosa doveva intervallare le decine. In questo modo, Maria abbracciava tutta l’America!

Era assolutamente chiaro, poi, cosa inserire nei tre grani mancanti tra la Croce e la medaglia centrale: le iniziali degli Stati Uniti d’America - USA -, la sintesi dell’intera corona del Rosario.

 Restava ancora da definire un particolare, ossia a cosa avrebbe dovuto ispirarsi la parte centrale, il cuore del Rosario.

Pensai che quel dettaglio doveva racchiudere quello che sentivo, il motivo profondo per cui desideravo realizzare questo Rosario: un messaggio di Amore, di Misericordia, di conforto, di vittoria della Luce sulle tenebre, dell'odio sulla violenza.

 

 

Volevo celebrare il trionfo della vita sulla morte; Gesù infatti era la vita e la speranza in quel luogo di morte e dolore.

Guardando fra i ruderi delle torri vidi la rappresentazione di un sepolcro ed immaginai la scena della Resurrezione: da quel sepolcro usciva Gesù, vincitore sulla morte.

Il Rosario del 9/11 era nato.

In poco tempo stringevo tra le mani il primo esemplare! Decisi che doveva ricordare nel colore la ruggine ed il ferro delle ruderi delle Torri Gemelle, una scelta bellissima nella sua profondità e nel suo significato.

Per me esprimere la Fede attraverso i Rosari è una missione di vita; venderli, però, è anche il sostentamento per la mia famiglia e per le persone che lavorano con me.

La mia preoccupazione era quindi di non offendere chi aveva sofferto e perso persone care in quella tragedia; la mia intenzione era fornire loro uno strumento di conforto e di aiuto.

Ne parlai con i miei due padri spirituali, decidendo che senza la loro approvazione questo Rosario tanto voluto sarebbe rimasto solo un desiderio.

Mi dissero di realizzarlo, senza indugi.

Ciò che accade dopo mi confermò che era giusto crearlo: conobbi tante persone che soffrirono in quella tragedia e che persero i loro cari, ascoltai tantissime storie di persone coinvolte in quel dolore.

Conobbi addirittura la persona che trovò la Croce da cui è nata l’ispirazione di questo Rosario, conobbi tantissimi primi soccorritori e una persona che per me è diventata parte della famiglia; il suo nome è Placido David Perez, anche lui primo soccorritore.

Da oltre 10 anni ci scriviamo e ci vogliamo un grandissimo bene.

Grazie a lui ho potuto comprendere quanto grande sia stato quel dolore; per questo ringrazio Dio di averlo conosciuto e della sua amicizia.

Nei trentacinque anni dall’inizio del nostro lavoro abbiamo creato numerosi Rosari particolari, ma il Rosario del 9/11 è e resterà sempre il più importante.

 

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1 Response
Alicia Overman

aprile 22, 2024

Absolutely stunning! What a lovely tribute to those who were lost and a comfort to their families and friends….and to all of us!

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